Nomi | Messier 4, NGC 6121 |
Tipologia | Ammasso globulare |
Costellazione | Scorpione |
Ascensione retta | 16 : 23.6 (h:m) |
Declinazione | -26 : 32 (deg:m) |
Distanza | 7.2 anni luce |
Magnitudine | 5.6 |
Dimensioni | 36.0 ‘ |
Come osservare l’ammasso globulare M4
M4 può venire localizzato con un binocolo in un attimo: puntato lo strumento su Antares ci si sposta in direzione Ovest (cioè verso destra) e si troverà l’ammasso globulare alla distanza di circa un grado e mezzo.
Solo l’inquinamento luminoso e la foschia dell’orizzonte potrebbero privarci della sua visione, dato il suo aspetto diffuso, a differenza di altri ammassi più ‘massicci’.
In effetti anche i piccoli telescopi permettono la visione delle stelle che lo compongono; con strumenti potenti si può riconoscere la forma della struttura centrale dell’ammasso, cosa che già fece William Herschel nel 1783.
Caratteristiche
Messier 4 è uno degli ammassi globulari dalla struttura meno densa che si conosca.
Al suo interno si trova anche una pulsar (la prima stella di neutroni che sia stata scoperta in un ammasso globulare) che compie una rotazione su sé stessa in appena 3 millisecondi.
Altre stelle di M4 sono nane bianche, dell’età di 13 miliardi di anni, dunque tra le più vecchie stelle mai osservate.
La prima osservazione dell’ammasso globulare Messier 4 è dovuta a Philippe de Chéseaux (1746), che lo inserì in un suo catalogo di oggetti del profondo cielo.
Anche Lacaille nel 1763 lo osservò descrivendolo simile al nucleo di una cometa.
Un anno più tardi Messier lo inserì nel suo catalogo; nelle annotazioni che lo descrivono egli riferisce di essere riuscito a distinguere le stelle delle regioni più esterne di questo ammasso William Herschel, con strumenti più potenti dei suoi predecessori, notò al suo interno un curioso allineamento di stelle che vanno dal centro dell’ammasso alla sua periferia Nord-Est.