Meteore

Che cosa sono le meteore

Ogni giorno, sulla Terra cadono milioni di tonnellate di materiale cosmico, costituito da minuscoli frammenti di asteroide, detriti lasciati dalle comete lungo la loro orbita, o altre particelle risalenti all’epoca della formazione del nostro sistema solare.

Attraversando l’atmosfera, questi frammenti si surriscaldano e si disintegrano, producendo di notte una scia luminosa che chiamiamo ‘meteora’ o impropriamente ‘stella cadente’.

La dimensione dei detriti capaci di provocare una meteora variano da quella di un granello di sabbia a quella di una noce, mentre frammenti più grandi possono provocare fenomeni più importanti, denominati ‘bolidi’, con esplosioni e ricaduta di materiale a terra.

Se è normale osservare meteore in una notte qualsiasi, esistono periodi dell’anno in cui si assiste ad un’intensificazione di questi eventi, nel qual caso si ha uno sciame meteorico.

Una meteora può apparire e svanire molto rapidamente oppure rilasciare una scia polverosa che rimane visibile per un minuto o poco più; la traiettoria seguita dalla meteora in cielo dipende dalla posizione dell’osservatore rispetto ad essa, tanto che si possono verificare casi di meteore puntiformi quando esse appaiono direzionate esattamente verso di lui (i casi di persone colpite da un meteorite sono comunque rarissimi!).

Tipicamente gli sciami di meteore si verificano quando la Terra attraversa l’orbita di una cometa, che può essere ancora attiva (come la Halley, che produce ben due sciami in diversi periodi dell’anno) oppure estinta e sconosciuta.

Le polveri e i granuli rilasciati dalla cometa durante il suo passaggio nella parte più interna del sistema solare non si allontanano infatti da quella che è la traiettoria seguita dalla cometa stessa, e nel caso in cui la sua orbita intersechi quella della Terra, al momento dell’incontro può verificarsi uno sciame di meteore.

Pertanto siamo in grado di sapere in quali periodi dell’anno é più elevata la possibilità di vedere cadere delle meteore: lo sciame più celebre, anche data la stagione vacanziera in cui si manifesta, è quello delle Perseidi (anche chiamate ‘Lacrime di S. Lorenzo’) intorno al 10-12 agosto, anche se altri sciami come le Leonidi o le Geminidi possono mostrare un numero più elevato di meteore.

Come si può facilmente intuire, in presenza di uno sciame, il numero di meteore osservabili cresce all’avvicinarsi della Terra al centro dell’orbita seguita dalle particelle cometarie che lo originano (possiamo immaginarle disposte dentro ad un tubo, più dense nel centro e via via più rade verso l’esterno), raggiunge un massimo che può durare anche solo un’ora o meno, e poi torna a scendere fino ad annullarsi.

Dunque non da tutte le zone della Terra uno sciame produrrà la stessa spettacolarità: in genere le riviste e i siti web specializzati (o i mass-media, nel caso in cui si annunci un evento eccezionale -in ogni caso un servizio al telegiornale sulle Lacrime di S. Lorenzo non ce lo faranno proprio mai mancare, magari mostrando immagini non proprio pertinenti del Voyager che incontra Giove o simulazioni di cosa accade nei buchi neri..) forniscono informazioni molto precise a riguardo.

Inoltre, i detriti non appaiono uniformemente distribuiti lungo le orbite cometarie, per cui in certi anni uno stesso sciame appare produrre un maggiore numero di meteore che in altri: celebri sono le ‘piogge di stelle cadenti’ prodotte dalle Leonidi a Novembre a distanza di 33 anni.

Anche il disturbo dovuto alla luce lunare può rovinare la visione delle meteore, diminuendo il contrasto tra queste e lo sfondo del cielo fino a renderle invisibili; inutile poi parlare dell’inquinamento luminoso che costringe chi vuole vederle ad allontanarsi dai centri urbani alla ricerca di cieli bui.

Il radiante

Proprio perché uno sciame è generato dall’attraversamento di un’orbita cometaria, le meteore appaiono provenire da una ristretta zona del cielo, che rappresenta la zona di cosmo dove la Terra sta entrando; si può pensare alla zona occupata dai detriti come ad una strada durante una fitta nevicata: attraversandola a bordo di un’automobile abbiamo l’impressione che i fiocchi di neve ci vengano incontro provenendo da un punto di fronte a noi, mentre il movimento più importante lo fa invece la nostra automobile.

Analogamente, se si considerano le traiettorie delle meteore su una fotografia o su un disegno, si può vedere il punto da cui esse sembrano provenire: tale punto viene chiamato ‘radiante’ e in genere viene collegato alla costellazione in cui si trova, per questo motivo gli sciami di meteore prendono il nome da una costellazione.

Principali sciami meteorici

Quadrantidi

Picco: 2-4 Gennaio
Cometa di origine: asteroide 2003EH1 (cometa estinta)
Le Quadrantidi sono uno sciame meteorico visibile a inizio anno, il radiante si trova nella costellazione di Bootes ai confini con l’Orsa Maggiore, e nel periodo di massima attività possono essere visibili fino a 40 meteore per ora.
In effetti, per brevi periodi (un’ora al massimo) il numero orario di meteore può raggiungere picchi di 80-100, occorre molta perseveranza per coglierlo.
Il periodo di visibilità migliore per le Quadrantidi va dalla mezzanotte all’alba, quando il radiante si innalza maggiormente sull’orizzonte.
Possono verificarsi scie di colore blu, raramente persistenti.

Liridi

Picco: 21-23 Aprile
Cometa di origine: C/Thatcher
Le meteore dello sciame delle Liridi possono essere molto luminose e lasciare scie persistenti; il loro radiante si trova vicino alla stella Vega.
Anche se la Lira è già visibile nelle prime ore della notte, le condizioni migliori per osservare questo sciame si verificano verso l’alba.
Il numero di meteore osservabili non è molto elevato (20 per ora) e appare diminuito nel corso degli anni.

Eta Aquaridi

Picco: 4-6 Maggio
Cometa di origine: P/Halley
Questo sciame, il più significativo per gli osservatori dell’emisfero australe, si irradia da un punto vicino alla stella Eta della costellazione dell’Acquario, e presenta meteore veloci, con le scie che spesso assumono un colore giallastro.
Il numero massimo di meteore visibili in un’ora è piuttosto basso (12-15).
Alle nostre latitudini, le Eta Aquaridi sono osservabili solo a notte inoltrata, data la scarsa altezza del radiante sull’orizzonte.

Liridi di Giugno

Picco: 15-16 Giugno
Cometa di origine: sconosciuta
Questo secondo sciame avente la zona di cielo nei pressi di Vega non è molto significativo, presentando al massimo una decina di meteore per ora.

Delta Aquaridi

Picco: 27-29 Luglio
Cometa di origine: sconosciuta
Uno sciame di media intensità, che intorno al massimo può presentare fino a 20 meteore per ora, caratterizzate da una colorazione giallastra e da una velocità piuttosto bassa.
Il radiante di questo sciame si trova una decina di gradi a Nord di Fomalhaut, la stella più brillante del Pesce Australe, pertanto dall’emisfero settentrionale l’osservazione delle Delta Aquaridi non risulta particolarmente favorevole.

Capricornidi

Picco: 29-30 Luglio
Cometa di origine: P/NEAT
Nello stesso periodo delle Delta Aquaridi, lo sciame delle Capricornidi presenta meteore lente dalla scia giallastra, molto spesso luminosa.
Il numero di Capricornidi osservabili ogni ora non è molto elevato (15), ma non è raro assistere a veri e propri bolidi di elevata luminosità.
Il radiante delle Capricornidi si trova molto vicino alla stella doppia Algiedi, alfa Capricornii; il periodo migliore per l’osservazione cade dopo la mezzanotte, con il radiante posto ad un’altezza accettabile sull’orizzonte.

Perseidi

Picco: 11-13 Agosto
Cometa di origine: P/Swift-Tuttle
Lo sciame più famoso, noto anche come “Lacrime di San Lorenzo”, le Perseidi possono arrivare a mostrare più di 50 meteore per ora, con picchi che in alcuni anni hanno superato il centinaio.
Le meteore dello sciame delle Perseidi sono molto veloci e possono assumere svariate colorazioni.
La cometa da cui lo sciame trae origine, la P/Swift-Tuttle, ha un periodo di 133 anni ed il suo ultimo passaggio al perielio risale al 1992.
Il radiante di questo sciame si trova nella costellazione di Perseo, che appare a Nord-Est intorno alla mezzanotte nel periodo estivo.

Draconidi

Picco: 8-9 Ottobre
Cometa di origine: Giacobini-Zinner
Questo sciame, anche noto come “Giacobinidi” presenta un numero di meteore piuttosto basso (10 per ora); il radiante è situato nel quadrilatero di stelle che formano la testa del Dragone, vicino alla costellazione di Ercole.
Grazie alla sua elevata declinazione, il radiante delle Draconidi risulta sopra l’orizzonte già in prima sersta.

Orionidi

Cometa di origine: P/Halley
Picco: 20-22 Ottobre
Lo sciame delle Orionidi può produrre fino a 20 meteore per ora; il radiante si trova nei pressi di Betelgeuse (Alfa Orionis), che culmina sull’orizzonte Sud intorno alle 3.00 nel periodo di massima visibilità di queste meteore.
Alcune delle Orionidi possono essere molto luminose fino ad originare dei bolidi, e produrre una scia persistente.

Tauridi

Picco: 5-11 Novembre
Cometa di origine: sconosciuta
Si tratta di uno sciame caratterizzato da due radianti situati in prossimità delle Pleiadi, tanto che si parla di Nord Tauridi e Sud Tauridi; il numero di meteore visibili non è molto elevato (massimo 10 per ora).

Leonidi

Picco: 16-18 Novembre
Cometa di origine: sconosciuta
Sciame molto importante, che a intervalli di circa 33 anni (l’ultima volta è stata nel 2001) presenta dei picchi durante i quali le meteore visibili per ora sono svariate centinaia.
Il numero di Leonidi osservabili ogni ora negli anni normali non supera la ventina; si tratta di meteore veloci che possono assumere colore verdastro o blu, con scie di polveri talvolta persistenti.
Occorre attendere la notte inoltrata perché la costellazione del Leone, da cui sembrano provenire le meteore, risulti sufficientemente alta nel cielo.

Geminidi

Picco: 12-14 Dicembre
Cometa di origine: asteroide 3200 Phaethon (cometa estinta)
Questo ultimo sciame dell’anno è caratterizzato dalla luminosità delle meteore che produce (non sono rari i bolidi) e dalla colorazione estremamente varia delle scie.
Malgrado le Geminidi siano meno famose delle Perseidi (forse anche per il periodo dell’anno in cui si manifestano), il numero di meteore osservabili per questo sciame è molto elevato, in media 70 ogni ora.
Il radiante si trova tra le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce; é possibile iniziare l’osservazione fin dalla prima serata, anche se i migliori risultati si hanno con il progredire della notte.
Le Geminidi sono note per i molteplici picchi che producono, per cui il numero di meteore può crescere e calare alternativamente più volte.

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