Il mese di dicembre ci porta il massimo numero di ore di buio disponibili per le osservazioni astronomiche, al prezzo ovviamente di temperature tra le più rigide dell’anno.
Intorno al 21 dicembre il Sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte, trovandosi nella costellazione del Sagittario; successivamente ricomincia la sua risalita verso Nord che sarà accompagnata da un nuovo aumento delle ore di luce.
Nel mese di dicembre possiamo assistere al sorgere delle costellazioni invernali fin dalle prime ore della sera: alle Pleiadi e al Toro seguono Orione, l’Auriga, i Gemelli, il Cane Maggiore e il Cane Minore, tutte caratterizzate da una o più stelle di prima grandezza, tra le quali spicca Sirio, la stella più luminosa dell’intera volta celeste.
In prima serata, in direzione Sud notiamo invece delle costellazioni meno significative come la Balena e Eridano, di cui riusciamo ad osservare solo la parte più settentrionale.
Più alte e facilmente riconoscibili sono le piccole costellazioni dell’Ariete e del Triangolo, quindi troviamo Andromeda e Perseo; verso Ovest è ancora visibile Pegaso e sotto di questo troviamo i Pesci; prossimo al tramonto l’Acquario.
Verso Nord, per qualche ora sono ancora osservabili la Lira e il Cigno, più in alto troviamo Cefeo e Cassiopea; infine ruotando verso Est si trovano la Giraffa e la Lince; dall’orizzonte sta tornando ad elevarsi in cielo l’Orsa Maggiore.
