Nomi | M5, Messier 5, NGC 5904 |
Tipologia | Ammasso globulare |
Costellazione | Serpente (testa) |
Ascensione retta | |
Declinazione | +02° 01′ 55.6″ |
Distanza | 24.500 anni luce |
Magnitudine | 5.7 |
Dimensioni | 19.9′ x 19.9′ |
Come osservare l’ammasso globulare M5
Per individuare M5 si possono seguire due strade.
Con il binocolo si può cercare di muoversi da Arturo (Alfa Bootis) verso Antares (Alfa Scorpii): ci dovrebbe imbattere nell’ammasso globulare dopo poco meno di metà del percorso.
In alternativa si individui la stella 109 Virginis e di qui ci si muova verso Ovest trovando prima la stella 110 Virginis e, dopo un salto di analoga lunghezza verso Ovest, M5.
Mentre il suo aspetto non stellare è subito evidente, risolvere Messier 5 risulta piuttosto difficile, in quanto le sue stelle più luminose sono deboli e sono molto addensate verso il centro dell’ammasso.
Solo con un telescopio di media potenza si può iniziare a intravedere le sue componenti stellari più esterne.
Caratteristiche
M5 è uno degli ammassi globulari più vecchi della nostra galassia, la sua età è stata stimanta in 13 miliardi di anni.
La sua estensione non supera i 160 anni luce, ma la sua densità è tale che riesce ad attrarre oggetti in un raggio di 400 anni luce dal suo centro.
La prima osservazione documentata di M5 risale al 1702, quando l’astronomo Kirch lo notò come “stella circondata da nebulosità” mentre stava studiando una cometa.
Messier lo classificò come quinto oggetto del suo catalogo definendolo come nebulosa che non conteneva stelle; più tardi e con telescopi più potenti Herschel riuscì invece ad identificarlo come ammasso stellare, contandovi fino a 500 stelle.