Nomi | Messier 16, M16, NGC 6611, Nebulosa Aquila |
Tipologia | Nebulosa e ammasso aperto |
Costellazione | Serpente (Coda |
Ascensione retta | 18h 19m 38.78s |
Declinazione | -13°46’27.5″ |
Distanza | 7.000 anni luce |
Magnitudine | 6.0 |
Dimensioni | 7.0′ x 7.0′ |
Per individuare M16 occorre impratichirsi a distinguere le stelle della costellazione dello Scudo, dove si trova anche l’importante ammasso aperto M11.
Dalla stella Alfa, si scende verso Sud fino alla stella Gamma: ponendo questa stella in basso a sinistra nel binocolo, allora la nebulosità di M16 dovrebbe apparire sul lato destro, leggermente più a Nord.
In particolare quello che sarà senz’altro visibile sarà l’ammasso stellare aperto connesso alla nebulosa, che invece per essere visibile richiede condizioni di cielo molto buone e almeno un piccolo telescopio.
Caratteristiche
M16 è una tipica area di formazione stellare all’interno della nostra galassia: i gas che formano la nebulosa sono resi luminosi dalla radiazione emessa dalle stelle giovani dell’ammasso, mentre le parti oscure costituiscono il “bozzolo” dove si stanno formando nuove stelle.
L’ammasso stellare che fa parte di M16 fu visto per la prima volta dal francese De Chéseaux nel 1746, mentre fu Messier a scoprire la nebulosità, che invece curiosamente non fu notata da William Herschel, che nelle sue note cita solamente l’ammasso.