Gli ammassi stellari aperti del cielo invernale

Il ramo invernale della Via Lattea attraversa il cielo dall’alto verso il basso, e si presenta particolarmente ricco di ammassi stellari aperti.

Tutti quelli che presentiamo in questo articolo appartengono al catalogo Messier, sono luminosi e facilmente osservabili anche con un semplice binocolo, anche se un telescopio consente di distinguere le stelle che li compongono e apprezzare meglio certi particolari come alcuni allineamenti o il colore di certe stelle al loro interno.

Inoltre tutti gli ammassi citati risultano visibili nelle sere di inizio primavera, quando le temperature sono meno rigide.

M45
Le Pleiadi sono sicuramente uno dei più celebri oggetti del catalogo di Messier.

Chiaramente visibili già ad occhio nudo, il loro difetto è forse di essere un ammasso talmente esteso da costringere l’osservatore munito di telescopio ad utilizzare pochi ingrandimenti, pena l’impossibilità di racchiuderle tutte nello stesso campo visivo.

Le stelle più brillanti raggiungono la terza magnitudine, e strumenti di media potenza oppure la fotografia consentono di visualizzare una nebulosità intorno ad esse.

La varietà di magnitudini delle componenti di M45 fa dell’ammasso una ‘alestra’ dove mettere alla prova le proprie capacità visive (una vista normale riesce a scorgere sette stelle, da cui il soprannome ‘le sette sorelle’) oppure quelle del proprio strumento.


Come osservare le Pleiadi (ammasso aperto Messier 45)

M35
Un altro celebre ammasso aperto del cielo invernale è M35, nella costellazione dei Gemelli.

La sua magnitudine, 5.1 lo rende visibile ad occhio nudo come una debole stella sfocata; le circa 400 stelle che lo compongono appaiono diffuse un’area piuttosto estesa (poco meno di mezzo grado di diametro) e un piccolo telescopio consente di risolverle senza difficoltà.

Degni di nota sono due allineamenti di alcune componenti dell’ammasso, che a chi si soffermi nell’osservazione appaiono formare un asterisma a forma di ’7′.

Nei pressi di M35 si trova un altro ammasso aperto, di magnitudine 8.6, più debole tanto che non venne individuato da Messier: NGC 2158.

Diffuso su un’area di circa 5′ di diametro, NGC 2158 si trova molto più lontano di M35 (3000 anni luce); riuscire a visualizzarli insieme nello stesso campo visivo può darci un’idea della profondità del cosmo.


La cartina stellare per individuare l'ammasso aperto M35

La cartina stellare per individuare l'ammasso aperto M35

M35, M36, M37
L’Auriga con la sua forma a pentagono e la brillante Capella, è ben distinguibile nel cielo invernale, e contiene un trio di ammassi stellari aperti molto significativi, la cui numerazione consecutiva nel catalogo Messier indica la facilità con cui essi possono essere osservati insieme.

Il più interessante del terzetto è probabilmente M37 (magnitudine 5.6), un agglomerato formato da circa 500 stelle talmente addensate da apparire come un ammasso globulare.

Da notare la presenza nei pressi del suo centro di una stella piuttosto luminosa, di colore rosso-arancio.

M36 (magnitudine 6.0) e M38 (magnitudine 6.4) sono altrettanto interessanti: il più esteso dei due è M38, che richiede bassi ingrandimenti per rimanere interamente nel campo visivo dell’oculare.

M36 è meno esteso; con centinaio di ingrandimenti diventano diatinguibili decine di stelle che compongono i due ammassi, inoltre è possibile apprezzare la colorazione giallo-arancione di quelle più luminose.


Come osservare l'ammasso aperto M36

Come osservare l'ammasso aperto M36

M50 nell’Unicorno.
La costellazione dell’Unicorno, situata immediatamente a sinistra di Orione, non contiene stelle luminose ed è di difficile individuazione; nondimeno ci offre un interessante ammasso aperto: M50.

Con un diametro di circa 25′ e una magnitudine 6.0, M50 si presenta come uno dei più spettacolari ammassi del cielo; in particolare una osservazione prolungata ad ingrandimenti moderati permette di apprezzare la sua forma particolare e di capire perchè in inglese sia soprannominato ‘l’ammasso a cuore’.


Come osservare l'ammasso aperto M50

Come osservare l'ammasso aperto M50

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